Una piaga biblica su Sassari? No, i soliti dati climatologici assurdi
22 febbraio 2023
Questo primo post del 2023 è dedicato a un argomento che ho già trattato in precedenti occasioni: il disastro dei dati climatici italiani.
Stamane a lezione, parlando agli studenti di alcuni archivi online dai quali scaricare delle serie utili, sono entrato nel sito web di Eca&d, per mostrare come si accede ai grafici e alle relative tabelle. In modo puramente casuale, i ragazzi hanno deciso di provare a osservare l’andamento delle piogge di Sassari; una scelta rivelatasi perfetta come esempio di quanto avevo detto loro poco prima, proprio in merito alla situazione penosa delle nostre banche-dati.
A fronte di una generale stabilità attorno a un valore medio di circa 600 mm/anno, risalta il triennio 1982-1984, nel quale la città sarda sarebbe stata colpita da una sorta di piaga biblica; una siccità assoluta, con 131 mm complessivi nei tre anni.
Si può immaginare che l’assoluta mancanza di risorse idriche avrebbe allora spinto i Sassaresi all’esodo verso terre più ospitali. Il viaggio non sarebbe però stato troppo lungo, perché spostandosi ad Alghero (una trentina di km a ovest), avrebbero trovato una situazione del tutto diversa, come si evince dalla figura seguente.
Nei tre anni in oggetto, 537, 421 e 795 mm, per un totale di 1763, contro i 131 che sarebbero arrivati sul capoluogo.
È ormai da diversi anni che rimango frequentemente sbigottito nel trovarmi di fronte a castronate colossali come quella ora citata, ma continuo a non avere la più pallida idea di come simili serie di dati possano generarsi e poi passare nei vari archivi.