Qualcuno si porrà il problema di quanto ci costano queste assurdità?

Pisa, 16 settembre 2017

 

 

 

Ero stato facile profeta nel prevedere che, col procedere in termini di demenziale “politicamente corretto” nella questione delle allerta-meteo, si sarebbe arrivati a situazioni assurde; quanto accaduto ieri a Livorno è davvero un esempio perfetto di tale follia.

 

Sui media televisivi abbiamo potuto sentire il sindaco Nogarin che annunciava per oggi la chiusura delle scuole, a causa dell’allerta arancione relativa al rischio di temporali forti; la stessa decisione era anche presa dal sindaco di Collesalvetti. Una scelta guidata da saggia cautela? No, una totale idiozia!

 

L’allerta arancione indica soltanto la possibilità di fenomeni intensi, senza però darne una quantificazione, dato che, anche il giorno prima, è impossibile farlo. In ragione delle polemiche sui mancati allarmi (polemiche quasi sempre prive di logica), si tende a dare un’allerta arancione per qualunque situazione di generico rischio; il sottostante cartogramma prodotto dal Lamma mostra che nella giornata odierna l’arancione riguardava un buon 80% del territorio regionale.

 

La perturbazione che ha interessato la Toscana nelle scorse ore non era indicata, dal punto di vista previsionale, come caratterizzata da alcuna particolare intensità; si vedano in proposito le previsioni per Livorno de ilmeteo.it, un sito che tra l’altro non lesina sul catastrofismo. Insomma, per quello che la scienza è in grado di valutare, era atteso un peggioramento del tempo piuttosto modesto, soprattutto tenendo conto che siamo in autunno, il periodo nel quale, per i nostri climi, si concentra la stragragrande maggioranza degli eventi estremi. Ebbene, in un quadro così si è stabilito di tenere chiuse le scuole; che senso ha?

 

Se la decisione dei sindaci è stata assurda, parimenti incredibile mi pare la totale assenza di critiche pubbliche ad essa. Per chi continua a tacere sull’argomento, propongo le seguenti considerazioni:

 

1 – Era giusto allora chiudere gli uffici pubblici in tutti i Comuni toscani che oggi erano in allerta arancione? (interessate oltre 3 milioni di persone)

 

2 – Ogni situazione come quella di oggi richiederà la chiusura a Livorno?

 

3 – Vogliamo estendere il principio di precauzione indefinitamente? Allora faremo delle azioni anche per contrastare i potenziali danni provocati dalla caduta di frammenti di meteorite. Ci sono dei casi documentati e quindi il rischio esiste; la probabilità sarà di 1 su qualche decina di miliardi, ma ai benpensanti questo pare un aspetto trascurabile.

 

 

Alla resa dei conti, gli effetti dell’uragano sulla Toscana non sono stati proprio devastanti: nelle dodici ore successive alla mezzanotte, tutta la parte centro-settentrionale non ha visto una goccia d’acqua, mentre più a sud gli afflussi complessivi massimi sono stati comunque inferiori ai 50 mm. Comico l’esame del pluviogramma di Livorno: 3 mm ieri pomeriggio e poi . . . . NIENTE!!