Quello che le persone, in tema di clima, credono di percepire, in realtà è spesso inculcato loro dal sistema mediatico.

5 aprile 2023

 

Le condizioni meteorologiche di queste ultime giornate forniscono un esempio perfetto per affrontare la questione di come le persone “percepiscono” il clima. A Pisa, abbiamo avuto massime intorno a 11°~12° con vento moderato di tramontana e sole splendente; nulla quindi di particolare, ma di certo un po’ di freddo rispetto alle media del periodo.

Girando per la città, si notava che una percentuale piuttosto elevata di persone aveva però vestiti abbastanza leggeri (quelli da “mezza stagione”), dando così l’impressione di essere a proprio agio anche in presenza della relativa ondata di freddo in atto. Perché tutto ciò è interessante? Per il fatto che contrasta in modo evidente con quanto avveniva nello scorso ottobre 2022.

Un mese decisamente caldo, con le massime che a Pisa si sono mantenute pressoché sempre oltre i 20° raggiungendo in varie giornate punte di 25°~26°. A fronte di tale situazione, era curioso osservare come tanti individui indossavano giacche invernali invece che più adatte magliette, presumibilmente influenzati dalla constatazione di essere in periodo autunnale. Differenze termiche di una decina di gradi che hanno corrisposto a comportamenti inversi rispetto a quello che sarebbe logico.

In sostanza, freddo in primavera, ma vestiti leggeri, perché nell’immaginario generale questa è una stagione “bella”; di contro, caldo in ottobre, ma tanti giacconi, perché l’autunno è ritenuto freddo (nelle nostre regioni, in realtà è climatologicamente assai più caldo della primavera).

Quando alla gente vengono proposti dei sondaggi sui temi del cambiamento climatico, la stragrande maggioranza degli intervistati dichiara di percepire chiaramente le variazioni di temperatura avvenute. Ebbene, considerando che queste possono essere state dell’ordine di 1° nel corso degli ultimi 50 anni, pare allora evidente porsi la seguente domanda: «come si concilia tale capacità di percezione con quello che emerge dall’esempio sopra portato?»

La risposta è ovvia ...