Pisa, 2 settembre 2017
Si è appena conclusa l’estate 2017, una stagione nel complesso calda e asciutta, a proposito della quale si sono sentite affermazioni catastrofiche, spesso non aderenti alla realtà dei dati; in questa breve nota vediamo qualcosa in merito al nostro territorio.
Per quanto concerne la media del trimestre giugno-agosto, si sono avuti 25,3° a Pisa e 25,1° a Lucca (misure del Servizio Idrologico, stazioni nei centri urbani); tali dati si collocano al quarto posto nelle rispettive serie termiche dal 1951 ad oggi. In pratica, l’estate del 2017 è risultata poco meno calda di quelle del 2015 e del 2012, ma ben al di sotto di quella record del 2003. Nelle scorse settimane più volte si è sentito dire che eravamo prossimi a tale situazione, ma l’analisi delle misure ci dice che si trattava delle solite esagerazioni.
Particolarmente caldo rispetto alla norma è stato giugno (media di 24,4° a Pisa), secondo soltanto rispetto al 2003. Agosto il mese più caldo con medie di 26,2° a Pisa e 25,8° a Lucca; nei primi giorni si sono toccate le punte massime: 37,0° a Pisa e 38,0° a Lucca.
Frequenti le condizioni di caldo afoso piuttosto pesante; nel grafico in basso si possono osservare i valori massimi giornalieri dell’indice di calore Humidex per la città di Pisa (valori stimati in base al dato giornaliero medio dell’umidità assoluta). Personalmente tengo a definire come “ondata di calore” una serie di quattro o più giornate consecutive nelle quali tale indice arriva almeno a 39. Secondo tale impostazione, possiamo considerare tre ondate nel 2017: una prima in luglio, una seconda tra la fine di luglio e la prima decade di agosto ed una terza alla fine del trimestre. Senza dubbio è stata la seconda ad essere la più violenta, sia per la durata (12 giorni consecutivi), sia per l’entità, visto che in 9 giornate l'Humidex ha superato il livello di 42.
Dal punto di vista delle precipitazioni questi sono i cumulati (in mm) per giugno, luglio ed agosto: Pisa: 29 5 2; Lucca: 20 23 17