Un forte temporale con . . . . un diluvio di assurdità

Pisa, 10/08/2015

 

Nella serata dell’1 agosto il centro urbano di Firenze è stato colpito da un forte temporale che ha causato dei danni in città, scatenando così la solita ridda di notizie catastrofistiche, ben lontane dalla realtà dei fatti.

Nel capoluogo toscano sono presenti tre stazioni i cui dati sono reperibili sul sito web del Servizio Idrologico Regionale ; tali dati consentono di inquadrare bene gli aspetti pluviometrici del fenomeno (si vedano le figure sotto):

·        A Firenze Città sono caduti complessivamente circa 55 mm di pioggia in un’ora e mezzo, con un’intensità massima di 22 mm in quindici minuti e di 41 in un’ora.

·        A Firenze Genio Civile sono caduti complessivamente circa 48 mm di pioggia in un’ora e mezzo, con un’intensità massima di 19 mm in quindici minuti e di 40 mm in un’ora.

·        A Firenze Università sono caduti complessivamente circa 41 mm di pioggia in un’ora e mezzo, con un’intensità massima di 15 mm in quindici minuti e di 32 mm in un’ora.

Si è trattato pertanto di un evento intenso, ma certamente non straordinario per la nostra regione. A supporto di tale affermazione, si può verificare (con le serie storiche disponibili nel sopra menzionato sito - www.sir.toscana.it -) che la media dei massimi annui di precipitazione oraria a FI Genio Civile è di 27,8 mm per il periodo 1930-2013, con una deviazione standard di 11,8; ne deriva perciò che la pioggia dell’1 agosto si colloca intorno a 1,1 deviazioni standard al di sopra di questo valore di riferimento.

I danni arrecati dal temporale sono presumibilmente da imputarsi a fenomeni di downburst, cioè a impetuosi flussi d’aria discendenti che spesso si sviluppano all’interno della struttura perturbata e che possono raggiungere il suolo con velocità rilevanti.

Quello che lascia sconcertati – come troppo spesso in simili situazioni – sono le dichiarazioni rilasciate da certi esperti. A pagina 9 de “Il Tirreno” del 3 agosto Bernardo Gozzini, il direttore del consorzio Lamma, affermava infatti: «Negli ultimi 15 anni eventi come questi si sono triplicati e la loro forza è aumentata dal 30 al 40%. . . . . Oramai il cambiamento climatico è in atto

Di fronte a simili affermazioni, è indispensabile fare le seguenti considerazioni:

1. Se si vuole fare riferimento ad eventi di durata molto breve, è IMPOSSIBILE confrontare l’ultimo quindicennio con i decenni precedenti, perché per essi non esistono serie storiche; ogni eventuale raffronto è pertanto una totale invenzione.

2.  Pensare che un qualunque parametro pluviometrico sia triplicato come media degli ultimi 15-20 anni rispetto al passato è PURA FANTASCIENZA. Sfido gli interessati a proporre una serie storica affidabile, dalla quale risulti un incremento di tale entità.