28 maggio 2013
Sul quotidiano “La Nazione” dello scorso sabato 25 (a Pag. 14) Giampiero Maracchi dichiarava: «Per trovare la neve e
temperature tanto rigide ad appena una settimana da giugno, bisogna andare indietro di un paio di secoli». Dando per probabile che l’erronea associazione alle temperature
dell’aggettivo “rigide” sia dovuta ad una non corretta trascrizione del giornalista, credo comunque che l’assunto di tale frase costituisca una delle più grosse sparate sul clima degli ultimi
tempi.
Anzitutto sarebbe interessante sapere quali sono le serie bisecolari di dati giornalieri di cui dispone l’esperto fiorentino per fondare le suddette affermazioni; di sicuro in tali serie devono
esservi dei problemini almeno a riguardo del maggio 1991, uno dei mesi più anomali degli ultimi decenni.
Questo mese presentò infatti temperature di gran lunga inferiori alla norma in buona parte del territorio italiano; per verificare l’assunto di Maracchi, ho effettuato un confronto su quattro
località per la media delle minime nei giorni dal 16 al 23. Penso che i commenti siano superflui . . . . .
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1991 |
2013 |
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MILANO Linate |
6,9 |
11,6 |
TORINO Caselle |
7,4 |
9,5 |
FIRENZE Peretola |
8,5 |
11,8 |
PISA S. Giusto |
8,5 |
11,4 |
È bene aggiungere che la temperatura media del mese attuale (giorni 1-28) nel centro di Pisa è di 17,2°; se dovesse rimanere tale fino al 31, questo “incredibile” maggio 2013 avrebbe ben 30
casi con temperature inferiori dal 1926 ad oggi. Il lettore può verificare quanto detto nelle tabelle fornite nell’apposita scheda (Serie storiche di Pisa) del presente sito.
Rimaniamo in attesa del prossimo scoop climatico.
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