"Bomba d'Acqua" su Firenze: l'ordigno distrugge le ultime tracce di buon senso del Corriere della Sera

Giovedì 24 maggio 2018

 

 

 

Nella pagina 4 della cronaca toscana del Corriere della Sera, il giorno 22 maggio 2018, campeggiava il titolo: “Ore 13, bomba d’acqua sulla città”; l’intero spazio sottostante era infatti dedicato a descrivere un evento meteorologico che aveva interessato l’abitato di Firenze.

 

Dai toni utilizzati dai giornalisti (L. Sarra e E. Semmola), tale evento appariva come drammatico e intensissimo, ma qualcosa non quadrava del tutto: si diceva che erano caduti 2,8 mm di pioggia in poco tempo. Un refuso di redazione? Pare proprio di no, visto che nella pagina seguente si chiariva nuovamente: “. . . dopo il violentissimo temporale (2,8 mm in poche ore) . . .” È ovvio che gli Autori dell’articolo devono avere una conoscenza della climatologia equivalente a quella che il sottoscritto può vantare in merito alle canzoni popolari della Lapponia, per cui sarebbe bene che qualcuno spiegasse loro che i quantitativi chiamati in causa, piuttosto che ad un violentissimo temporale, farebbero pensare ad una giornata nella quale si può evitare di aprire l’ombrello.

 

Comunque ho effettuato l’ennesima verifica sul sito del Servizio Idrologico, scaricando i pluviogrammi che trovate in calce alla presente nota. Nelle due stazioni fiorentine si sono cumulati complessivamente 38-39 mm in 27 ore; l’intensità massima è risultata prossima ai 20 mm/h.

 

Viene da chiedersi: se questi sono eventi estremi, quali sarebbero le piogge normali?

 

La religione del clima impazzito spinge i suoi seguaci davvero oltre ogni limite della decenza, ma – sono pronto a scommetterci – assisteremo ancora una volta al totale silenzio degli esperti su simili idiozie.