Gennaio 1942: il mese più freddo di sempre in Europa

Premetto che le indicazioni contenute in questa nota derivano da un’analisi molto semplice e un po’ approssimativa, in quanto le finalità della stessa erano semplicemente di tipo divulgativo; non si può quindi escludere che uno studio accurato potrebbe portare a qualche aggiustamento dei risultati che saranno esposti.

 

Nella mia analisi, ho considerato le serie storiche delle temperature medie mensili per 17 stazioni europee (si veda la carta sotto riportata), mediandone poi i valori, relativamente al periodo 1881-2017.

 

È stato quindi stilato il ranking sia a riguardo dei singoli mesi più freddi – valutando perciò i valori di tutti i gennaio e febbraio – sia per l’intero trimestre invernale.

 

 

 

I 20 mesi più rigidi sono risultati, nell’ordine:

 

Gen.

1942

-6,6

Feb.

1929

-6,4

Gen.

1893

-6,2

Gen.

1963

-6,2

Feb.

1956

-6,2

Gen.

1940

-5,8

Gen.

1987

-5,3

Gen.

1881

-4,8

Feb.

1947

-4,7

Feb.

1895

-4,7

Gen.

1985

-4,5

Gen.

1941

-4,4

Feb.

1986

-4,2

Feb.

1917

-3,9

Feb.

1985

-3,9

Feb.

1954

-3,8

Gen.

1891

-3,8

Feb.

1942

-3,6

Gen.

1945

-3,3

Feb.

1963

-3,3

 

 

Fra i primi cinque, appaiono tre casi notissimi a chiunque abbia un minimo di interesse per la climatologia: febbraio 1929, febbraio 1956 e gennaio 1963. Immagino però che vedere al primo posto il gennaio 1942 risulti un po’ sorprendente a molti. Ciò dipende presumibilmente dal fatto che si era in pieno periodo bellico, per cui i ricordi climatici (e relative immagini) sfumavano accanto ad altri ben più rilevanti. Navigando in rete ho comunque trovato qualche foto di quel gennaio, che vi propongo; la prima è di Parigi, mentre le successive sono di una Londra visibilmente ferita dai bombardamenti.

Di certo il freddo ebbe un ruolo non trascurabile in alcune vicende della Seconda guerra mondiale. Nell’Operazione Barbarossa, i tedeschi, avendo fallito la guerra lampo, dovettero inevitabilmente affrontare quel “generale inverno” che aveva già sconfitto Napoleone; agli inizi del 1942, il “generale” fu però poderoso, creando senza dubbio dei problemi enormi all’invasione della Russia. Da notare anche che nella classifica di sopra vi sono altri mesi del periodo di guerra.

 

 

 

Facendo riferimento all’intero inverno (trimestre dicembre-febbraio), i 20 più rigidi sono risultati nell’ordine:

 

1963

-3,6

1942

-3,4

1893

-3,3

1940

-3,1

1929

-3,0

1947

-2,8

1891

-2,6

1985

-2,5

1956

-2,2

1888

-2,1

1941

-2,1

1895

-2,0

1917

-1,8

1979

-1,8

1907

-1,6

1969

-1,6

1954

-1,6

1987

-1,6

1970

-1,6

1889

-1,5

 

 

 

 

Interessante è anche questo grafico prodotto dall'ente nazionale tedesco Deutscher Wetterdienst, nell’ambito di uno studio sulle maggiori ondate di freddo in Europa, nel periodo 1893-2012.

 

 

L’asse x mostra la durata delle ondate di freddo, l’asse y l’intensità più alta. L’ondata di freddo 2012 è evidenziata in rosso, mentre le altre recenti del 21° secolo in verde; in blu sono rappresentate le ondate di freddo più intense dal 1893 al 2000. La durata è determinata dal periodo in cui la temperatura minima a Potsdam è inferiore a -10°C (durata minima 6 giorni con interruzioni fino a 5 giorni). L’intensità è data dalla massima anomalia giornaliera rispetto alla media invernale 1961-1990 di Potsdam. Il diametro dei cerchi, che dovrebbe simboleggiare l’intensità su tutta l'Europa, è stimato dal prodotto della durata per l'intensità, assumendo che le condizioni sinottiche per tutte queste ondate di freddo fossero simili e che l’aria fredda si diffondesse più o meno su tutta l'Europa. Ovviamente di tratta solo di una stima approssimativa, che non è necessariamente vera per l’intera area europea.